Nel settore alimentare esistono numerosi certificati che garantiscono che gli alimenti soddisfano una serie di requisiti sulla base di un sistema di certificazione. Un certificato è un documento che attesta, con un livello di affidabilità sufficiente, che un prodotto è conforme a una norma o ad altro documento normativo specificato. Spesso vi è una certa confusione su alcuni di essi e spesso i termini si sovrappongono.
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Di seguito viene effettuato un confronto tra certificati OGM, prodotti ecologici, biologici e biologici.
Certificato NO OGM
Il certificato NO OGM è un certificato che garantisce che gli ingredienti del prodotto in esame non sono geneticamente modificati.
Questo certificato è rilasciato dalle diverse aziende e organismi incaricati di controllare la catena di approvvigionamento dei prodotti non OGM (Genetically Modified Foods, meglio conosciuti in spagnolo come OGM – Organismo Genéticamente Modificado).
In questo contesto, esistono diversi termini relativi a questo certificato, come “Ingegneria genetica”, “Modificazione genetica” e “Biotecnologia agricola”.
Il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) li definisce come segue:
- Ingegneria genetica (GE): manipolazione dei geni di un organismo mediante l’introduzione, l’eliminazione o la riorganizzazione di geni specifici utilizzando metodi di biologia molecolare moderna.
- Modifica genetica (GM): produzione di miglioramenti ereditari in piante o animali per usi specifici, attraverso l’ingegneria genetica o altri metodi più tradizionali. Alcuni paesi utilizzano questo termine per riferirsi specificamente all’ingegneria genetica.
- Biotecnologia agricola: si tratta di una gamma di strumenti, comprese le tecniche di allevamento tradizionali, che alterano gli organismi viventi, o parti di organismi, per realizzare o modificare prodotti, migliorare piante o animali o sviluppare microrganismi per usi agricoli specifici. La biotecnologia moderna include oggi in questo gruppo gli strumenti dell’ingegneria genetica.
Cosa comprende la certificazione NO OGM?
La norma relativa a questa certificazione copre tutto il processo, dal seme, passando per la crescita e la raccolta, il trasporto, la raccolta, lo stoccaggio e la lavorazione nel canale di commercializzazione.
Le aziende incaricate di rilasciare la certificazione possono certificare in modo indipendente i sistemi di gestione della qualità. La certificazione include anche la verifica dei requisiti legali relativi all’etichettatura e alla tracciabilità degli OGM.
Sulla base delle norme UE relative ai prodotti non OGM, tra cui la direttiva 2001/18/CE e le norme 1829/2003 e 1830/2003, la norma può essere applicata a tutti i processi della catena di approvvigionamento:
- Fornitura di semi
- Coltivazione
- Commercio
- Lavorazione
Oltre ai servizi alla catena di approvvigionamento:
- Stoccaggio
- Trasporto
- Campionamento e analisi
Produzione biologica, ecologica e organica
Spesso i consumatori confondono i termini alimenti biologici, ecologici o organici. Tuttavia, secondo la legislazione europea vigente, si tratta di tre modi diversi di denominare lo stesso tipo di alimento.
La produzione ecologica, detta anche biologica o organica, è un sistema di produzione agroalimentare che combina ottime pratiche ambientali con un alto livello di biodiversità e di conservazione delle risorse naturali. Tutto ciò con l’obiettivo di ottenere alimenti e prodotti ottenuti da sostanze e processi naturali senza trascurare il benessere degli animali.
In termini generali, il concetto di ecologico, biologico o organico si riferisce agli alimenti prodotti in armonia con l’ambiente, evitando l’uso di pesticidi, fertilizzanti chimici o OGM e facendo un uso responsabile delle risorse rinnovabili.
Come sapere se un prodotto è ecologico, biologico o organico?
Come segno distintivo per il consumatore, le aziende che desiderano denominare i propri prodotti ecologici, biologici o organici devono apporre su tutte le confezioni il logo del Consiglio Regolatore che li ha certificati.
Pertanto, su ogni prodotto è possibile trovare uno o più marchi di certificazione biologica. A fini pratici e al fine di fornire informazioni efficaci, i prodotti certificati in Spagna si distinguono per la presenza di un marchio del proprio Consiglio di Regolamentazione, che specifica la comunità autonoma di provenienza.
In Spagna, l’organismo competente è il CRAE, Commissione Regolatrice dell’Agricoltura Biologica, affiliata al MAPA (Ministero dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione). La sua funzione è quella di fornire consulenza e fungere da forum di incontro tra i consumatori, l’amministrazione centrale e le Comunità Autonome.
Solo quando il produttore e il fabbricante di sottoprodotti rispettano quanto stabilito dal Regolamento europeo sull’agricoltura biologica e i controlli di ispezione sullo stato ecologico dei prodotti, questi possono essere contrassegnati e venduti con il marchio biologico dell’Unione Europea (UE).
Principali differenze e somiglianze tra non OGM, ECO e BIO
Pertanto, dato che gli OGM e i prodotti ottenuti da o mediante OGM sono incompatibili con il processo di produzione ecologica, biologica o organica, questi non devono essere utilizzati in questo tipo di agricoltura. L’obiettivo è che la presenza di OGM nei prodotti sia la più ridotta possibile, limitandosi alla presenza accidentale e tecnicamente inevitabile.